Il nostro benessere psicofisico passa necessariamente dal nostro modo di respirare. Lo facciamo nel modo giusto? scopriamolo subito per migliorare ogni aspetto del nostro vivere quotidiano
Respirare correttamente aiuta a rilassarci, ossigenare i tessuti, ridurre la pressione, risparmiare le energie, favorire la digestione, mantenere una corretta postura e distendere gli organi interni; si tratta del nostro atto più naturale e forse per questo non gli prestiamo attenzione.
Come respiriamo? Per rispondere alla domanda è sufficiente mettere una mano sullo stomaco verificando se utilizziamo solo i polmoni o attiviamo anche il diaframma e se la nostra respirazione è superficiale possiamo facilmente imparare a respirare profondamente.
Proviamo a sdraiarci sul pavimento supini piegando le gambe con i piedi a terra alla larghezza del bacino e rilassandoci, respirando in maniera naturale. Mettiamo, quindi, una mano sul torace e una sulla pancia iniziando a prendere consapevolezza del nostro respiro.
Proviamo a inspirare col naso gonfiando la pancia e controllando con la mano che il torace non si sollevi, quindi espiriamo dalla bocca (facendo il classico respiro di sollievo) sgonfiando completamente la pancia in modo da espellere tutta l'aria.
In questo modo porteremo il diaframma ad abbassarsi mentre inspiriamo spingendo l'aria nei polmoni e a rialzarsi durante l'espirazione aiutando l'aria ricca di anidride carbonica a uscire.
Con un po' di pratica la respirazione diaframmatica diventerà naturale, un flusso armonico, ma le prime volte si potrebbe eccedere in energia e andare in iperventilazione; in questo caso nessun problema: è sufficiente riposarsi e ripartire alla ricerca del ritmo respiratorio che ci consenta di ossigenare e calmare mente e corpo.
Se siamo molto tesi potremmo anche avere il diaframma bloccato e magari dolorante in ragione di una postura scorretta, di problemi metabolici o dello stress "che ci fa chiudere lo stomaco".
Data l'importanza di questo muscolo è necessario sbloccarlo prontamente, magari con un automassaggio rilassante.
Possiamo sempre sdraiarci sul tappetino supini con le gambe piegate aperte alla larghezza del bacino e posizionare la nostra mano sotto l'arcata costale sinistra (ma ovviamente possiamo iniziare anche dal lato destro) per toccare delicatamente il diaframma con la punta della dita della mano sinistra.
Inspiriamo profondamente dal naso notando come la mano si allontana per poi riavvicinarsi al diaframma mentre esperiamo (sempre in maniera profonda) dalla bocca.
Ripetiamo l'automassaggio per 3/4 volte poi passiamo sull'altro lato massaggiando con la mano corrispondente e infine al centro posizionando entrambe le mani sotto le costole con le dita ben aperte e i pollici che si toccano fra loro.
Possiamo ripetere l'intera sequenza più volte per godere dei benefici del rilassamento e iniziare a sbloccare il diaframma, definito anche il muscolo della serenità a rimarcarne l'importanza a livello emozionale.
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